
Malattie del calore(www.classifichemusica.com)
Con l’innalzamento delle temperature, le malattie da calore rappresentano un rischio concreto, soprattutto per i più piccoli.
L’azione combinata di caldo intenso, umidità elevata e ambienti poco ventilati può compromettere il naturale meccanismo di termoregolazione del corpo umano, portando a condizioni cliniche che vanno dai crampi da calore fino al temuto colpo di calore.
Il dottor Flavio Quarantiello, dirigente medico dell’UOC di Pediatria e Adolescentologia dell’AORN S. Pio di Benevento, spiega come riconoscere, intervenire e prevenire efficacemente queste patologie.
Le malattie da calore: crampi, esaurimento e colpo di calore
Il corpo umano mantiene una temperatura stabile tramite la produzione e la dispersione di calore, principalmente attraverso la sudorazione e la conduzione cutanea. Tuttavia, durante ondate di calore estremo, questo sistema di raffreddamento può essere compromesso, con conseguente innalzamento pericoloso della temperatura interna.
Crampi da calore: sintomi e primo intervento
I crampi da calore si manifestano con contrazioni muscolari improvvise e molto dolorose, coinvolgendo soprattutto gambe, braccia e addome. Questi episodi si verificano frequentemente durante o subito dopo attività fisica intensa in condizioni di caldo estremo, ed sono legati alla perdita considerevole di liquidi e sali minerali tramite sudorazione abbondante. I bambini, spesso meno attenti all’idratazione, sono particolarmente vulnerabili.
Sebbene i crampi da calore non costituiscano una minaccia grave di per sé, rappresentano un campanello d’allarme per un possibile peggioramento verso patologie più serie. È fondamentale interrompere immediatamente ogni sforzo fisico, portare il bambino in un ambiente fresco e offrirgli bevande ricche di zuccheri e sali minerali, come le cosiddette bevande sportive. Inoltre, lo stretching e un massaggio delicato sulla muscolatura interessata aiutano ad alleviare il dolore.
Esaurimento da calore: un quadro più serio
L’esaurimento da calore si verifica quando la perdita di liquidi e sali minerali è tale da provocare una riduzione del volume ematico, con conseguente compromissione della circolazione e della funzione organica. Questo disturbo si presenta soprattutto in ambienti chiusi e caldi o in condizioni di elevata umidità, con sintomi che includono:
- sete intensa
- debolezza e vertigini
- crampi muscolari
- nausea e vomito
- irritabilità e cefalea
- sudorazione abbondante ma la pelle rimane fresca e umida
- temperatura corporea elevata, ma generalmente inferiore ai 40 °C
Il trattamento immediato prevede il trasferimento in un luogo fresco e ombreggiato, la rimozione degli indumenti superflui e la somministrazione frequente di liquidi arricchiti di sali minerali. L’applicazione di panni bagnati con acqua fresca favorisce il raffreddamento cutaneo. In casi di grave debolezza con incapacità di bere, è necessario contattare con urgenza il 118 o il pediatra di fiducia, poiché potrebbe essere richiesta la reidratazione endovenosa.
Colpo di calore: emergenza medica immediata
Il colpo di calore rappresenta la forma più grave di malattia da calore ed è un’emergenza potenzialmente letale. In questa condizione, il corpo perde completamente la capacità di autoregolare la temperatura, che può superare i 41°C, con rischio di danni cerebrali permanenti o decesso.
I bambini sono particolarmente esposti al rischio di colpo di calore se indossano abiti troppo pesanti, praticano attività fisica intensa durante le ore più calde o, in casi estremi, se rimangono intrappolati in auto parcheggiate al sole, dove la temperatura interna può raggiungere rapidamente i 52°C.
I sintomi principali includono:
- forte mal di testa
- confusione e disorientamento
- nausea e vomito
- difficoltà respiratorie e tachicardia
- perdita di coscienza e convulsioni
- cute calda, rossa e secca, con assenza di sudorazione
- temperatura corporea superiore a 40 °C
In caso di sospetto colpo di calore, occorre chiamare immediatamente il 118. Nell’attesa dei soccorsi, è fondamentale portare il bambino in un luogo fresco, spogliarlo e bagnarlo con acqua tiepida. Se vigile, può essere immerso in un bagno tiepido e somministrato a piccoli sorsi liquidi freschi. Se il bambino perde conoscenza o vomita, va posizionato sul fianco per evitare il soffocamento e non devono essere somministrati liquidi.

La prevenzione delle malattie da calore passa soprattutto attraverso l’educazione e la corretta gestione dell’esposizione al caldo. Tra le principali raccomandazioni:
- Incentivare l’idratazione continua, anche in assenza di senso di sete, prima e durante qualsiasi attività all’aperto.
- Prediligere abiti leggeri, larghi e di colore chiaro, oltre all’uso di cappellini per proteggere testa e nuca.
- Applicare regolarmente creme solari protettive e rinfrescare la testa con acqua fresca.
- Limitare le attività fisiche nelle ore più calde della giornata, preferendo la mattina presto o il tardo pomeriggio.
- Favorire pause frequenti in ambienti freschi e ombreggiati, assicurando riposo e idratazione.
- Non lasciare mai bambini o neonati soli in auto, nemmeno per brevi periodi, per evitare il rischio di colpo di calore.
Il dottor Quarantiello sottolinea l’importanza di riconoscere tempestivamente i segnali di allarme e di intervenire con prontezza, per evitare complicazioni gravi e garantire la sicurezza dei più vulnerabili nei mesi più caldi dell’anno.