
La RAI taglia alcune trasmissioni - (classifichemusica.com)
Il 19 giugno scorso sono state presentate, in bozza, al CdA Rai le nuove proposte per i palinsesti 2025/2026. E non mancano le sorprese
Sono tante le trasmissioni storiche e amate della RAI che, con questa nuova riorganizzazione, rischiano grosso. Il taglio. L’obiettivo, spiegato dal direttore dei palinsesti Paolo Corsini, è ridurre costi ed eliminare i “buchi” nei palinsesti, favorendo una maggiore concentrazione su contenuti a maggiore rendimento.
La Rai, dunque, si prepara a una profonda riorganizzazione dei propri palinsesti per la stagione 2025/2026. Al centro della strategia del servizio pubblico radiotelevisivo c’è una parola d’ordine: razionalizzazione. Dopo mesi di analisi e confronti interni, la direzione ha scelto di premiare l’efficienza e l’attrattività degli ascolti, avviando una vera e propria rivoluzione nei contenuti proposti, con l’obiettivo di ridurre i costi, migliorare gli ascolti e semplificare l’offerta.
Al contempo, la Rai sembra intenzionata a scommettere su format consolidati per attrarre pubblico, restituendo nuova linfa in prime time. Ecco, allora, tutte le novità che, con ogni probabilità, vedremo nella prossima stagione. O, forse, in questo caso, è meglio dire che non vedremo.
I programmi a rischio
Il prossimo palinsesto Rai segna un cambio netto di strategia: la soglia del 3% diventa spartiacque tra conferme e tagli, con scelte che investono trasmissioni storiche ma anche titoli in ascesa come Agorà Weekend. Il taglio a programmi d’inchiesta come Report e Presadiretta apre tensioni interne che potrebbero segnare la stagione.

Tra le cancellazioni più clamorose c’è quella di Agorà Weekend, nonostante risulti in crescita rispetto all’anno precedente: la sua media si è attestata attorno al 4%, con picchi superiori al 6%. Oltre ad Agorà Weekend, verranno sospesi i seguenti programmi: Petrolio (Duilio Giammaria), Il Fattore umano (Raffaella Pusceddu, Luigi Montebello), Rebus (Giorgio Zanchini), Tango (Luisella Costamagna), Generazione Z (Monica Setta).
L’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, ha definito le sospensioni “scelte che impoveriscono l’offerta del servizio pubblico”, lamentando una gestione che favorirebbe “nuovi ingressi esterni” in contrasto con il personale interno. Minacciano un confronto aperto con l’azienda, qualora le decisioni non rispettino gli accordi sindacali. Anche il consigliere di amministrazione Roberto Natale ha criticato le mosse del management, evidenziando una contraddizione con le linee guida di rete, che puntavano a rafforzare l’identità di Rai 3. Natale ha aperto il sospetto che alcuni interventi possano favorire competitor come La7.
Il dossier interno ai palinsesti comprende anche un ridimensionamento significativo nei programmi d’inchiesta: Report – uno dei fiori all’occhiello del giornalismo televisivo – perderà quattro puntate, mentre Presadiretta vedrà tagli di almeno due episodi nella prossima stagione.