La terza serata del sessantunesimo Festival di Sanremo è stata la più pubblicizzata e probabilmente la più attesa per l’inedita trasposizione dalla solita kermesse ed irripetibile nella celebrazione del terzo giubileo dell’Unità d’Italia.
Lo spettacolo inizia sotto l’insegna del Tricolore: il maestro Daniel Erzalow avvolto nei colori della bandiera italiana da il via alle danze del suo corpo di ballo anch’esso tinto di verde, bianco e rosso prima dell’ingresso di Gianni Morandi che descrive il programma della serata: gli artisti si esibiranno in pezzi scelti per rappresentare la storia del Paese mentre l’ospite Benigni racconterà la poesia dell’Inno di Mameli prima di ritornare alla consueta gara per scegliere i cantanti, due giovani e due big, che proseguiranno nell’avventura a Sanremo. Segue l’ingresso delle bellissime Belen Rodriguez che per questa sera ha deciso di presentarsi in pantaloni, ed Elisabetta Canalis in abito colr crema.
Sanremo e l’Italia Unita nella musica
A intonare il primo brano, “Viva l’Italia” di De Gregori, è Davide Van de Sfroos e questa volta mette da parte il caro dialetto laghée per l’italiano, seguito da Anna Tatangelo che interpreta davvero bene “Mamma”. E’ poi il turno di Anna Oxa; per lei è stato scelto la canzone italiana più famosa al mondo, “O’ sole mio” ma risulta poco adatta alla sua vocalità e soprattutto l’arrangiamento stravolge il brano rendendolo vagamente rockeggiante. A correggere il tiro sopraggiunge Al Bano che porta il Nabucco di Verdi nel cuore degli italiani in una sapiente interpretazione di “Va’ Pensiero”, pezzo presente nel suo repertorio da lungo tempo. A questo punto arriva la grande sorpresa di Gianni Morandi che porta “Risorgimento”, un pezzo scritto da Gianni Bella e Mogol, sul palco dell’Ariston; il pubblico si alza in piedi ed omaggia Gianni Bella con un lungo applauso.
La canzone successiva è l’indimenticabile “Mille Lire al mese” affidata alla voce di Patty Pravo il cui ritmo incalzante del cantato risulta poco affine allo stile della “diva”; segue Luca Madonia sulle note de “La notte dell’addio” mentre come annunciato il compagno d’avventura Battiato dirige l’orchestra. A Sanremo non si era mai vista una cosa simile: per molti cantanti sarebbe oro colato una semplice apparizione sul palco dell’Ariston ma Franco Battiato sembra volerlo schivare a tutti i costi. Ma Battiato è straordinariamente magnetico e la sua direzione dell’orchestra si nota: il pezzo cantato con grande professionalità da Luca Madonia ha regalato un’armonia molto più sinfonica della solita orchestrazione sanremese. A proseguire lo spettacolo è Giusy Ferreri in una versione swing de “Il cielo in una stanza” discutibile, seguita da Nathalie che interpreta magnificamente “Il mio canto libero” ricevendo gli applausi del pubblico durante l’esecuzione. A seguire salgono sul palco Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario che interpretano “Addio mia bella Addio”, i probabili vincitori Modà ed Emma Marrone in “Here’s to you”, e Max Pezzali accompagnato da una pimpantissima Arisa in “Mamma mia dammi cento lire”. E’ poi il turno di Roberto vecchioni che riesce ancora a emozionare il pubblico in un’interpretazione straordinariamente commovente di “O’ surdato nnammurato” accompagnato da due sole chitarre, omaggiato da lunghi applausi del pubblico che impone un breve bis.
Roberto Benigni a Sanremo 2011
Tornano sul palco Belen con un elegantissimo abito nero firmato moschino ed Elisabetta Canalis vestita da Cavalli per annunciare l’evento clou della serata, l’ospite più atteso a Sanremo 2011: su di un cavallo bianco Roberto Benigni fa il suo ingresso trottando tra il pubblico sventolando il Tricolore. Esordisce dicendo: “Avevo dubbi per questo ingresso sul cavallo… è un periodo che ai Cavalieri non gira tanto bene” e prosegue riferendosi a Berlusconi: “150 anni per una nazione che volete che sono? E’ una bambina , una minorenne. Questa storia delle minorenni e’ nata a Sanremo con la Cinquetti che si è spacciata per la nipote di Claudio Villa”. Satira politica dunque ma questa volta Benigni è decisamente meno graffiante del solito; gran parte dei circa 45 minuti di show sono dedicati all’Inno di Mameli che Benigni legge commentando: “Cavour, Mazzini, Garibaldi sono usciti dalla politica poveri ma hanno lasciato ricchi noi, una cosa memorabile“; momenti di poesia e di pura comicità che solo Benigni sa unire in un’alchimia così perfetta omaggiata dal pubblico che lo saluta applaudendolo in piedi. Gli ultimi artisti a proporre i brani dedicati alla storia d’italia sono i La Crus in” Parlami d’amore Mariù” e Tricarico che canta “L’italiano” insieme a Toto Cutugno, l’immancabile di Sanremo.
I giovani e gli artisti eliminati a Sanremo
Dopo un breve intervento di Luca e Paolo che recitano un passo della “Città Futura” di Antonio Gramsci si ritorna alla gara: tocca ai restanti quattro giovani occupare il palco e convincere il pubblico del televoto. La prima a cantare è Micaela molto brava in “Fuoco e cenere” seguita da Roberto Amadè interprete di “Come Pioggia”; cantano poi i BTwins penalizzati dall’emozione che fa prendere qualche stecca ed in fine Marco Menichini in “Tra tegole e cielo”.
E’ il momento della ormai immancabile danza sexy di Belen, questa volta la sensualissima argentina balla per omaggiare Fellini. Arriva il verdetto del televoto: a passare il turno sono le giovani promesse Micaela e Roberto Amadè, eliminati i BTwins e Menichini da Sanremo 2011. Il premio della puntata dedicata all’Unità d’Italia va ad Al Bano.
Si torna alla gara dei Big, i quattro eliminati nella prima e seconda serata lotteranno per restare a Sanremo. Inizia Patty Pravo con “Il vento e le rose” ma la performance è piena di sbavature, segue Tatangelo con “Bastardo”, Al Bano in “Amanda è libera” e per finire Anna Oxa con la sua “anima d’uomo”. Il pubblico vota da casa ponendo in fondo alla classifica Patty Pravo ed Anna Oxa mentre Al Bano e Tatangelo proseguono l’avventura.
All’una di notte passata Gianni Morandi saluta gli italiani intonando l’Inno di Mameli.
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