Britney Spears, è lei l’icona degli anni Novanta

Ve li ricordate gli anni Novanta? Io si, benissimo. Sono gli anni che hanno visto l’esplosione dell’ondata grunge nata in quel di Seattle ad opera dei Nirvana di Kurt Cobain ai quali si sono aggiunti altre band del calibro di Creed, Pearl Jam e Soundgarden. Sono gli anni che hanno sancito la rivoluzione della musica elettronica con gruppi come Prodigy e Chemical Brothers, o ancora i Daft Punk. Sono anche gli anni che hanno visto le classifiche dominate dalle boy band e dalle pop star. Prima i Take That e gli East17, poi i Backstreet Boys, i Five, i Blue. Ma anche Christina Aguilera, Britney Spears e chi più ne ha più ne metta. La rivista americana Rolling Stones ha pubblicato di recente The 90’s – The Inside Stories From The Decade That Rocked. Si tratta di un libro dedicato agli anni Novanta e che ripercorre i momenti musicali più validi di quel decennio così importante. Allo stesso tempo vengono anche descritte le carriere degli artisti che hanno saputo rendere immortali quegli anni. Tra questi c’è sicuramente (l’0avevo citata prima) la reginetta del pop Britney Spears. È proprio lei che nel libro viene definita come l’artista che ha maggiormente lasciato il segno grazie alla sua sfavillante carriera musicale. “In nessun momento – cita testualmente Rolling Stones – viene data importanza alla musica come nei primi anni 90: il decennio del grunge, del rap e Britney Spears”. È lei, quindi, l’icona della musica dell’ultimo decennio del secolo scorso e non poteva essere altrimenti. Britney Spears è sicuramente un personaggio che ha lasciato il segno. Ricordo di aver letto da qualche parte che il suo primo successo, Baby One More Time, venne prima proposto a Madonna, che rifiutò di cantarla. Chissà come sarebbe andata se avesse accettato.

Marco Pesino

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