Lo definiscono troppo furbo per presentarsi al Festival di Sanremo con il brano “La verità” sul caso di Eluana Englaro; nella scorsa edizione si presentò con la canzone “Luca era gay”, e anche in quel caso si scatenò un vero e proprio evento mediatico e polemico contro di lui.
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“E quelli che scrivono canzoni d’amore per essere sicuri di andare in classifica? Mi accusano di volermi fare pubblicità e pubblicano testi falsi, come ha fatto ‘La Repubblica’. Oppure dicono, come ha scritto il ‘Corriere’, che io non li farò pubblicare da Sorrisi nel numero pre-sanremese. Falso. I lettori di Sorrisi leggeranno il testo in anteprima nel numero in edicola il 9 febbraio. E come l’anno scorso con ‘Luca era gay’, si sono messi a polemizzare senza conoscere il brano. Sono furbo io o ne approfittano i giornalisti?”, dice Povia.
Si difende spiegando ciò che gli passa per la testa, ma subito dopo fa scattare lui stesso una piccola polemica in merito al possibile vincitore del Festival: “Il premio della critica lo vince Morgan. Che finalmente presenterà un pezzo inedito!”
Il suo brano sarà una sorta di lettera scritta dalla ragazza morta ai genitori; per questa canzone ha chiesto il permesso Beppino Englaro, il padre di Eluana: “L’ho contattato nel modo più normale, ho cercato il suo numero di telefono, l’ho chiamato, ci ho parlato, poi sono andato a Lecco per incontrarlo e non ha nemmeno voluto sentire la canzone. Mi ha detto ‘Io non blocco gli artisti, vai pure avanti'”.
Ciò che non passerà inosservato, soprattutto alla Chiesa, è il tentativo di Povia di prendere una posizione a favore della sospensione dell’alimentazione forzata.
Alessandra Battistini