Bon Jovi: “l’iPod ha ucciso la musica”

Sono ormai in tanti gli amanti della musica ad utilizzare iTunes per ascoltare la propria musica direttamente su dispositivi Apple come iPad, iPod o iPhone. Ma cosa ne pensano i tradizionalisti del settore di fronte a questo prepotente affermarsi delle nuove tecnologie? Bon Jovi, in un’intervista concessa a Sunday Times Magazine, certamente no, e anzi accusa Steve Jobs e le sue “creature” di aver letteralmente ucciso il concetto stesso della musica.

Oggi ai ragazzi manca l’esperienza di mettere le cuffie, alzare il volume al massimo, prendere la copertina dell’album, chiudere gli occhi e perdersi nel disco“, ha dichiarato al giornale. Insomma, la nostalgia del tradizionale: vinili e CD oggi sembrano oggetti sconosciuti ai più giovani, abituati a scaricare direttamente sul proprio apparecchio elettronico l’hit di turno, senza tenere nulla di tangibile in mano che non sia lo stesso dispositivo.

Manca la bellezza di prendere i soldi che hai in tasca e decidere sulla base della copertina, senza sapere come sia il disco, guardando un paio di foto e cercando di immaginare il resto“, ha poi aggiunto. Il famoso rocker anni ottanta confessa di sentirsi antiquato nel rilasciare dichiarazioni del genere, ma spiega che si tratta di una visione personale del gusto della musica, completamente perso con l’avvento delle tecnologie firmate Apple. “Steve Jobs è personalmente responsabile per avere ucciso il business della musica“, è la sua dura sentenza.

Giovanni Ferlazzo

1 Commento su Bon Jovi: “l’iPod ha ucciso la musica”

  1. Se io fossi Jobs cancellerei tutta la tua discografia da iTunes (questo ti sei guardato bene dal dichiararlo però vero?…). Ti conviene cantare qualcosa bello mio, sarebbe stato meglio sentire la tua voce da racchia anziché assistere a questo triste tentativo di darti ancora un pelo di patetica visibilità su Internet, finendo per farti odiare dai più giovani e – detto tra noi – ti avrebbe fatto molto più onore! Evidentemente la soglia della pensione fa brutti scherzi.

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