
Come pulire le fughe delle piastrelle - (classifichemusica.com)
Lo sporco che si annida tra le fughe delle piastrelle è tra i più difficili da estirpare. Ecco il trucco infallibile
Le fughe tra le piastrelle, da piccole linee bianche o grigie, col tempo diventano spesso nere o ingrigite: accumulano sporco, umidità e muffe, e uno straccio normale non basta più. Ma prima di ricorrere a detergenti costosi o aggressivi, vale la pena riscoprire i rimedi semplici e naturali, quelli usati “come una volta”, che rimuovono lo sporco più ostinato senza danneggiare i materiali.
Seguendo questi “trucchi della nonna” riscopriamo la bellezza dei pavimenti di casa, risparmiando e proteggendo allo stesso tempo materiali e salute. Un piccolo gesto quotidiano, che fa la differenza. E non dimentichiamoci: una manutenzione attenta e costante è la vera chiave per avere fughe sempre perfette, senza dover ricorrere a rimedi drastici.
I trucchi della nonna per avere fughe pulitissime
Il bicarbonato da solo è un ottimo sbiancante naturale, ma combinato con acqua calda diventa ancora più potente. Si prepara così: mezza tazza di bicarbonato in acqua calda, fino a ottenere una gelatina densa, da distribuire con una spugna o uno spazzolino da denti sulle fughe. Dopo circa 15–30 minuti, si risciacqua. Il risultato? Fughe visibilmente più chiare senza fatica sostanziale.

Un rimedio classico ma efficacissimo è quello con aceto bianco. Diluito a metà con acqua tiepida, va spruzzato sulle fughe, lasciato agire per 10 minuti e poi rimosso con un panno. L’aceto sgrassa, disinfetta ed esalta la lucentezza delle piastrelle, senza graffiarle.
Per le fughe più scure o ingiallite, l’acqua ossigenata è una soluzione di grande efficacia. Si può usare pura o combinata con bicarbonato: la miscela creerà una schiuma naturale che penetra nello sporco. Dopo 10–15 minuti, si passa un panno umido e le fughe tornano più chiare.
Per macchie particolarmente ostinate, si suggerisce un mix “doppio” con fecola di patate. Si amalgama un bicchiere di acqua ossigenata a 130 volumi con tre cucchiai di fecola, fino a ottenere una pasta omogenea. Applicata sulle fughe e lasciata in posa per un’ora, poi pulita, restituisce un risultato davvero brillante.
Se si dispone di un vaporetto, il vapore è un’arma contro sporco e muffe. È sufficiente indirizzare il getto sulle fughe per staccare residui profondi, quindi passare un panno pulito. Un metodo efficace e sostenibile, che evita agenti chimici .
Quando lo sporco è davvero resistente e altri metodi risultano inefficaci, una soluzione diluita di candeggina può fare da ultima risorsa. Va strofinata con cautela, preferibilmente con guanti e spazzolino, e risciacquata accuratamente per evitare odori o residui dannosi.