Franco Battiato: autodidatta in fatto di arte

Franco Battiato, il noto cantautore siciliano che da sempre ha coltivato il suo giardino musicale “per pochi eletti” rende pubblico un altro suo talento: quello della pittura. Coltivatore di sane abitudini, come quella di non sfruttare la fama, tentò di farsi chiamare Süphan Barzani, pseudonimo curdo che prende vita dal nome di un poeta e dal cognome di un condottiero.

Ed ora che il segreto è stato svelato da un pezzo, il re del Cuccuruccucù decide di esibire le sue opere al grande pubblico in una mostra di quadri a Lodi, nella sede operativa della BNL, con l’esposizione Prove d’autore a cura di Elisa Gradi, 25 dipinti a cui si affiancano un «libro d’artista» sull’opera Gilgamesh e un mediometraggio su Gesualdo Bufalino, per la prima edizione di Comportamenti umani.

E in un’intervista in merito alla sua esposizione e alla sua passione nascosta, fino a poco tempo fa’, per la pittura Battiato spende qualche parola dicendo: «Ha presente quegli stonati che hanno in testa la nota giusta ma in gola quella sbagliata? Ecco: io non riuscivo a riprodurre la forma esatta dell’oggetto, anche se quella forma sapevo di averla capita. Era una questione di non manualità. Ora ci riesco meglio, tutto merito della volontà e della disciplina. Come ho scritto una volta, “questa terapia riabilitativa mi sta privando di quel difetto, pilastro di certa consacrata pittura moderna”».

Tra gli altri ospiti della rassegna nel lodigiano: Alessandro Bergonzoni e la fotografa Letizia Battaglia, Valerio Massimo Manfredi e Anna Olivero Ferraris, Piergiorgio Odifreddi e Bruno Gambarotta.

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