SanremOFF: Chiara Ragnini si racconta a classifichemusica.com

Chiara Ragnini, cantautrice genovese selezionata fra tante proposte per esibirsi a Casa Sanremo – Radio Italia, evento esclusivo dedicato ad artisti e addetti ai lavori, presenta la sua musica al pubblico della cittadina ligure in un doppio appuntamento all’interno del calendario degli eventi dedicati al Festival della Canzone Italiana. Il primo appuntamento è previsto il Lunedì 15 febbraio, dalle ore 11.00, presso il Palafiori di Sanremo.

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Chiara prenderà parte al calendario eventi di SanremOFF, nome che racchiude tutte le manifestazioni collaterali al Festival di Sanremo, che mettono in risalto la cittadina ligure non solo come città del Festival ma come città della Musica. L’appuntamento all’interno di SanremOFF è previsto per mercoledì 17 febbraio presso il Cafè Agorà di P.za San Siro a Sanremo, dalle ore 21.30 circa in poi, dove la cantautrice sarà accompagnata al basso elettrico da Max Matis, poliedrico e rinomato strumentista sanremese (Andrea Marchesini, Mauro Vero, Stefano Riggi).

Dopo il doppio appuntamento sanremese, la cantautrice prenderà parte alla rassegna “Quello che le donne ci dicono”, dedicata alla canzone d’autore al femminile, presso il Teatro della Tosse – La Claque di Genova, sabato 20 febbraio 2010, dalle ore 21.00 in poi.

1. Chiara Ragnini: come ti definiresti in poche e semplici parole? Che valore ha per te il mondo della musica? A quale genere musicale ti rifai? Quali sono i tuoi miti musicali di sempre?

Chiara Ragnini è una sognatrice che vive di musica, poesie ed emozioni. La musica è importantissima nella mia vita, ricopre un ruolo fondamentale: è una sorta di valvola di sfogo, di rifugio per l’anima e per i sogni, il mio modo di esprimermi e far conoscere al mondo i miei pensieri più belli e più forti.

Da qualche tempo il genere musicale che prediligo come mezzo comunicativo è la canzone d’autore e il pop-folk acustico: adoro le accordature aperte, le sonorità anglosassoni, le percussioni, i violini, il pianoforte… sono tutti strumenti che bene si sposano con le mie parole e la mia voce e nei quali riesco a sentire suoni e colori.

Non sono molti i punti di riferimento musicali che conservo: fra tutti, il Maestro Vinicio Capossela, artista ancora troppo sottovalutato in Italia per l’apporto culturale e musicale che ci dona con la sua musica e le sue poesie.

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2. Come e quando è nata la tua passione per la musica?

La passione per la musica nasce quando, fin da piccola, la mia famiglia mi ha abituata all’ascolto di dischi di artisti internazionali: dai Beatles a Gianni Morandi, da piccina mi dilettavo a suonare, da autodidatta, il piano elettrico regalatomi dai nonni. Da lì, crescendo, mi sono spostata allo studio della chitarra e del canto e ho avuto modo di affinare l’arte di comporre grazie a numerosi maestri e insegnanti della scena musicale genovese, cui devo davvero tanto.

3. SanremOFF: come vivi la partecipazione al grande motore della kermesse? La tua reazione a tutto ciò.

Da poco frequento la riviera ponentina ligure e l’occasione che ho avuto è stata troppo ghiotta per rifiutarla. Per me è un onore e un piacere prendere parte a SanremOFF, vetrina importante per la città di Sanremo e i suoi artisti. Sono contentissima di questa possibilità e cercherò di sfruttarla al massimo.

4. Ci spieghi un pò la tua musica, il tuo modo di fare musica? La chitarra sembra essere il tuo strumento predominante. E ‘ proprio così? Quali sono i modelli a cui ti ispiri?

Quando nasce una canzone è come una sorpresa. Arriva quando meno te l’aspetti e spesso basta davvero poco per ispirare il mio processo creativo; esso è ancora un mistero, come per tutti credo, affascinante e stimolante.

Le canzoni nascono sempre a partire dalla musica, poi viene il testo. Racconto storie, emozioni, sensazioni, vita quotidiana e percorsi di fantasia.

La chitarra è ora il mio strumento principale, oltre alla voce. Suono anche il pianoforte, da autodidatta, ma le sei corde restano le mie preferite per i giochi di musica e i colori che si riescono a dipingere con esse. Adoro le cantautrici folk d’oltreoceano e non solo, come Joni Mitchell, Ani di Franco, Cesaria Evora, Joan Baez.

5. Chi ti ha insegnato a padroneggiare così bene la chitarra?

Ho avuto ottimi maestri: Andrea Maddalone, Giangi Sainato e Marco Piccinini, bravissimi chitarristi genovesi.

6. Il 2008 per te ha rappresentato la grande svolta, in una parola: Wonderland. Di cosa parla questo lavoro discografico? Perché la messa in comune di dieci tracce in bilico fra l’italiano e l’inglese?

Fin da quando scrivo canzoni ho sempre composto sia in inglese che in italiano. I brani di Wonderland, la mia prima autoproduzione, sono stati scritti tra il 2006 e il 2008 e finalmente solo due estati fa ho avuto modo di registrarli, seppur in maniera “lo-fi”, e poterli conservare. Wonderland è un viaggio fra sonorità differenti, dalla canzone d’autore al folk-rock, dal pop alla bossanova. E’ il racconto in musica di mie esperienze di vita, di voglia di essere libera di esprimermi e andare dritta al cuore di chi mi ascolta.

7. Stai già lavorando al tuo prossimo lavoro discografico? Possiamo avere delle anticipazioni?

Si, ho in cantiere molti brani nuovi, questa volta tutti in italiano. Ho deciso di abbandonare, per il momento, l’inglese e di cercare di esprimermi nella mia lingua madre.

Il prossimo lavoro sarà una nuova strada da percorrere, questa volta non da sola ma circondata da molti bravi musicisti, che a partire dai prossimi concerti mi accompagneranno anche dal vivo.

Ci saranno sorprese nei prossimi mesi, ma per queste dovrete pazientare ancora un pò.

Intervista a cura di Francesca Brigida

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