Decide di trattare un tema attuale (purtroppo) e scottante: Lighea, la cantautrice marchigiana nota a tutti noi per le partecipazioni al Festival di Sanremo e al Festivalbar nella metà degli anni 90, torna parlando della violenza sulle donne.
“A volte le canzoni ti scelgono e questa è nata quasi inconsciamente”, spiega lei dopo aver saputo che la sua canzone “Miele e veleno” è stata scelta come brano ufficiale per un’importante campagna di comunicazione contro le violenze.
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Calcò il palco dell’Ariston sia nel ’94 che ne 95′ e la sua carriera sembrava essere ai massimi livelli; sono poi arrivate le incomprensioni con la casa discografica e il suo desiderio divenne quello di cimentarsi nel teatro.
Tre anni fa pubblicò un album con il suo vero nome “Tania”: “E’ un po’ un peccato mi sarebbe piaciuto riappropriarmi del mio nome ma quando hai una storia purtroppo tornare indietro è un po’ un casino. La gente ormai ti ricorda con quel nome”.
Ma come mai proprio una canzone sulla violenza?
“Se devo essere sincera non lo so nemmeno io. Inizialmente aveva un altro titolo e parlava di tutt’altro. Ma non ero mai contenta e continuavo a rimetterci mano. Alla fine mi sono resa conto che parlava della violenza ma ti assicuro che è stata una scelta quasi inconscia, non ero partita con questa idea. Anche perché non è un’esperienza che ho vissuto sulla mia pelle, ma al massimo mi è arrivata addosso attraverso persone a me vicine.
Affronti l’argomento da un punto di vista piuttosto particolare…
Sì, quello che volevo esprimere era soprattutto il disorientamento che coglie chi subisce una situazione del genere, in particolare quando questa avviene nella coppia, nell’ambito di un rapporto che dovrebbe essere d’amore. Non ti capaciti di come una persona che il giorno prima ti trattava benissimo il giorno dopo ti prende a botte, al punto che arrivi a pensare che sia colpa tua. Il punto è che spesso chiamiamo amore una cosa che in realtà è ben diversa”.
Reali e toccanti le sue parole, parole di una donna che vuole denunciare quanto le è successo e quanto purtroppo succede a troppe donne nella nostra società.
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