A Sanremo il voto conferma le previsioni: trionfano i “Brividi” di Mahmood-Blanco. Elisa e Morandi sul podio.

mahmood blanco

Rispettati a Sanremo i pronostici della vigilia. Vincono Mahmood e Blanco che battono in volata un’ottima Elisa. Morandi, evergreen, chiude terzo. Una volata straordinaria di cinque serate da “Brividi”, proprio come il brano vincitore della 72° edizione della kermesse canora. Un pezzo molto accattivante di una coppia ben assortita per l’occasione e che guarda già con fiducia all’Eurovision Song Contest del prossimo maggio che si terrà a Torino. La magica Elisa si deve accontentare della piazza d’onore, ma la classe e la raffinatezza della cantautrice friulana si confermano alla grande nella sua “O forse sei tu”, premiata alla fine col Premio Bigazzi quale miglior componimento musicale. Gianni Morandi, dei tre sul podio, è quello che sorprende di più. Ma al ragazzo di Monghidoro va riconosciuta la scelta oculata e consolidata del sodalizio con Lorenzo Jovanotti, non uno qualsiasi. La sua “Apri tutte le porte” si aggiudica anche il Premio Lucio Dalla.

Un altro ragazzino, Massimo Ranieri, con la sua “Lettera di là dal mare”, si aggiudica il Premio della Critica intitolato a Mia Martini. Lo scugnizzo, alla fine 8°, mostra la passione e la partecipazione di sempre. In grande spolvero. Sotto le aspettative è apparso invece Achille Lauro. Forse un po’ “ripetitivo”, l’artista romano, pur con la solita sicurezza, non va oltre il 14° posto. E pensare che per la sua “Domenica” si era addirittura esibito con l’Harlem Gospel Choir. Si rifarà di certo. Chi probabilmente meritava qualcosa in più è La Rappresentante di Lista, finita settima, che nelle prime serate si era aggiudicato il podio parziale. Il duo propone un ottimo “Ciao, ciao” che ci farà ballare per un po’. Altro brano che sicuramente scalerà le classifiche di vendita è “Chimica” della strana coppia Rettore-Ditonellapiaga, di trasporto sicuro, molto orecchiabile. Oltre la top ten anche Fabrizio Moro con la sua “Sei tu”.

Il bravo cantautore romano si consola con la conquista del Premio Sergio Bardotti per il testo migliore della manifestazione. Non benissimo Iva Zanicchi, diciottesima. L’Aquila di Ligonchio non canta al meglio la sua “Voglio amarti”. Restano le lodi per il coraggio di cimentarsi non più da giovanissima. Ma la voce latita, purtroppo. Riesce a far bene invece Emma, sesta nella classifica, con “Ogni volta è così”. Un brano intenso che mette in risalto le doti canore dell’interprete salentina. Brava, tiene il palcoscenico da veterana. Un po’ più su in graduatoria si piazzano Irama (quarto con “Ovunque sarai”) e Sangiovanni, quinto con il brano “Farfalle”.

Bella atmosfera quella creata da Irama che cresce tantissimo, anche nella settimana. Sangiovanni è premiato dai tantissimi fans ma appare evidente che ancora deve maturare per un tale palcoscenico. L’invasione delle Farfalle in radio è garantita. Ottimo nono posto per Dargen D’Amico. Il rapper milanese conquista e fa ballare davvero tutti con la sua “Dove si balla”. Personaggio contagioso, ma di allegria. “Ti amo non lo so dire” è il pezzo di Noemi (15°) che sembra le sia stato cucito addosso. Esecuzione impeccabile. Quasi in coda (23° e 24°) ritroviamo due interpreti dalle quali era lecito aspettarsi di più: non entusiasmano infatti “Miele” di Giusy Ferreri e “Duecentomila ore” di Ana Mena. Per la Siciliana un testo non esaltante. La Spagnola non si esprime come potrebbe, con un brano fuori contesto e davvero molto leggero. “Perfetta così” non lo è nel risultato, ed è solo tredicesimo Aka 7even, l’interprete. Per certi versi, un brano impalpabile proposto con affanno. La bella accoppiata Highsnob e Hu esce stranamente punita da Sanremo.

La loro “Abbi cura di te” non va oltre la posizione #20. Eppure sembrava avessero fatto presa. Un po’ di delusione per la canzone di Rkomi. “Insuperabile”, relegata al diciassettesimo posto, è parsa piuttosto povera. Le Vibrazioni propongono un ottimo “Tantissimo”, ma Francesco e la sua band vengono dimenticati dai votanti e sono solo al posto 22. Fa meglio Giovanni Truppi (19°). Il brano proposto “Tuo padre, mia madre, Lucia” è una storia sentita, eseguita in maniera intensa come è solito fare il cantautore partenopeo e forse meritava qualcosa in più. Bravo comunque. L’”Inverno dei Fiori” (10°) di Michele Bravi è un pezzo molto bello del cantautore perugino, vincitore tra l’altro di XFactor 2013. L’esecuzione è pregevole, senza dubbio. Con “Virale” Matteo Romano risulta il più votato dei tre di Sanremo Giovani. Undicesimo, già maturo. Yuman porta “Ora e qui” alla posizione #21 mentre il “Sesso occasionale” di Tananai chiude malinconicamente la classifica festivaliera. Avranno spazio.

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