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E così il cantautore nato a Cattolica si racconta, parlando della scelta del nome del suo tour e del suo cognome, ben noto anche in politica: “Il concerto si apre con “Non portarmi via il nome”, che racconta un’Italia era diversa, di quando sono nato. A un certo punto Bersani è diventato quell’altro. Quando fece la legge contro le lobby dei tassisti, prendere un taxi per me è stato un po’ più scomodo. E quando ho letto sull’Ansa che Bersani andava a Sanremo, mi son detto ‘Ma non mi hanno avvertito'”.
Con quel titolo irriverente, non poteva non parlare di politica, soprattutto nel periodo di propaganda elettorale. Parla dell’Italia delle brutte situazioni, della politica rissosa dove tutti fanno lo sgambetto agli altri pur di sopravvivere.
Dopo la data di Torino lo troverete a Rimini il 26 marzo, il 31 a Milano al teatro Smeraldo, il 9 aprile a Parma, il 13 a Firenze, il 14 a Roma all’auditorium Parco della Musica, il 19 a Napoli, il 20 a Cosenza, il 22 a Palermo, il 23 a Catania, il 29 a Mestre, il 6 maggio a Bologna e il 13 a Sassari.
Alessandra Battistini
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