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E se i talent hanno riscosso il loro dovuto successo, non sono stati da meno Pupo, Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici piazzandosi al secondo posto con Italia Amore mio. «Questa canzone è la mia lettera d’amore all’Italia», dice il Principe accompagnato da fischi ed insulti. Anche loro, particolarmente noti in Rai con i Raccomandati e Ballando con le stelle hanno, in qualche modo, influenzato il televoto da casa.
Al terzo posto si piazza Marco Mengoni con Credimi ancora, altra scoperta del talent X Factor condotto
Finisce così, dunque, quello che doveva essere un Festival al femminile, ma che poi tanto al femminile non è stato dal momento che sul podio sono saliti ben cinque uomini. Eppure c’erano tutti i presupposti per una vittoria al femminile, ci sono state grandi voci in gara che hanno interpretato delle canzoni di tutto rispetto, come Per tutta la vita della piccola Noemi, anche lei figlia del talent X Factor, oppure la grande figlia d’arte, Irene Fornaciari accompagnata dai Nomadi, e ancora Irene Grandi con La cometa di Halley e, infine, ma non ultima, Malika Ayane con Ricomincio da qui.
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Un Festival, dunque, che ha suscitato tante polemiche ed ha lasciato l’amaro in bocca a tanti, troppi, italiani che hanno seguito questa sessantesima edizione. L’unica a metterci tutti d’accordo è stata la conduzione di Antonella Clerici, la vera vincitrice di questa edizione 2010. All’inizio indubbia la sua capacità di conduzione per un grande evento come Sanremo, Antonella si è rivelata una grande promessa, superando i record storici di conduttori che, per anni, hanno dominato la scena dell’Ariston: Pippo Baudo, Mike Bongiorno ed anche lo stesso Bonolis parecchio apprezzato nella scorsa edizione del Festival. Una performance eccellente, dunque, quella di Antonella in queste sere, accompagnando con autoironia la gara canora degli artisti italiani.
Ed è proprio un Principe tutto fare che, ironia della sorte, arriva in finale, classificandosi addirittura secondo. Tra tutte le edizioni del Festival, dalla sua nascita, nel lontano 1950, fino ad oggi, questa è stata, senza ombra di dubbio, una delle migliori in termini di conduzione, di coreografia, di costumi, di ospiti sul palco ed anche la maggior parte delle canzoni che ci sono state presentate in questa edizione sono state emozionanti, contribuendo a far grande ed indimenticabile questa importante edizione del Festiaval. Tutto è stato magnifico, o quasi, ma a rovinare un capolavoro ben riuscito ci ha pensato Emanuele Filiberto con la sua partecipazione ad un evento che affatto gli compete aggiudicandosi, per giunta, il secondo posto . Ma, d’altronde, eravamo stati avvisati da Bonolis che, nel corso della prima sera, disse: «Conviene sempre guardare il Festival perché può succedere di tutto». A distanza di cinque giorni le parole di Bonolis risuonano nella testa di milioni di italiani.
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