Il 2 agosto 1980 l’Italia ha vissuto una delle pagine più dolorose della sua storia. La strage nella stazione ferroviaria di Bologna è stato l’apice della strategia della tensione nel nostro Paese. Un atto terroristico che ha spento la vita di 85 persone, e ne ha ferite 200.
Ieri ricorreva l’anniversario di questa tragedia e molti artisti della musica, bolognesi e non, hanno voluto ricordare i 36 anni della ricorrenza.
Sia Biagio Antonacci che Luca Carboni sui social hanno invitato i follower a non dimenticare, postando un’immagine con i volti delle vittime delle strage di Bologna.
Cesare Cremonini ha twittato video e foto di repertorio dell’epoca, usando l’hashtag #stragedibologna per sottolineare il suo pensiero: “Quando si ama un certo dolore e la rabbia possono ferire l’orgoglio in destinatari lontani nel tempo per vie cromosomiche”.
Anche i Nomadi si sono fatti sentire citando un verso del loro pezzo “Anni di frontiera”, che recita un appello a “salvare il sogno di chi spera”.
È intervenuto anche Piero Pelù sui social, sottolineando come nonostante i tanti anni trascorsi, ancora non siano state stabilite le responsabilità della strage di Bologna.
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