Parlando con Rolling Stone circa il rilascio a sorpresa, Bono ha commentato “Abbiamo voluto realizzare un album veramente personale. Cerchiamo di capire perchè abbiamo voluto fare parte di una band, e quali siano le relazioni attorno alla band, la nostra amicizia, i nostri affetti, le nostre famiglie. L’intero album è essenzialmente un viaggio – un viaggio geografico, spirituale e sessuale. E questo è difficile, ma ce l’abbiamo fatta.”
“Songs of Innocence” segue l’ultimo rilascio del 2009 con “No Line On The Horizon”, e presenta una tributo a The Clash con i brani “This Is Where You Can Reach Me Now”, così come “Iris (Hold Me Close)”, una canzone dedicata alla madre di Bono Vox morta quando il cantante aveva 14 anni, mentre “Raised By Wolves”, riguarda una autobomba esplosa a Dublino. Bono ha anche affermato che l’album: “Presenta una coesione melodica che penso sia unica tra gli altri album dei U2. Non voglio che sia un album concettuale, ma le canzoni provengono da una stessa idea. Edge ha riso ed ha detto che questo è il nostro ‘Quadrophenia’. Saremmo molto fortunati.”
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