Parlando con il cuore in mano, il rocker ha ricordato lo sforzo fatto nel registrare i brani per La Scala di Milano, ennesima prova che per superare completamente certi problemi subiti sia giusto seguire alla lettera i consigli medici.
“Cantare le canzoni è stata una vera impresa. Tutto ciò era già una sfida notevole. Difficile e interessante. Ma il problema più grave era il mio stato di ‘convalescente’ che non mi permetteva di avere l’energia solita e necessaria. Ho dovuto calcolare le forze e le energie. Ore di sonno, momenti di risveglio e preparazione, combattendo con un fastidioso raffreddore che spesso non mi permetteva di respirare. Le prime settimane sono state una serie di frustranti insuccessi. Non riuscivo a trovare la combinazione giusta degli elementi: energia, voce e convinzione. Non ero ancora riuscito a cantare neppure una canzone dopo quattro settimane. La faccenda stava diventando tragica. La tensione, la nevrosi, la paura di non riuscire si stavano impossessando del mio spirito malandato e fragile”.
Alessandra Battistini
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