Non risparmia nessuno: entra in scena dopo una perfetta coreografia di un bombardamento. Immancabile un pensiero sull’attualità e sulla politica mentre la platea sembra trattenersi fin troppo, almeno all’inizio.
Il Molleggiato parla di preti, giornali, critica Famiglia Cristiana e l’Avvenire: “I preti non parlano mai della cosa più importante: il motivo per cui siamo nati. Avvenire e Famiglia Cristiana andrebbero chiusi definitivamente. Parlano di politica e non di Dio”.
Nel suo monologo arriva anche Elisabetta Canalis, rappresentazione dell’Italia che se ne va e desolata ricorda “Se gli italiani lo vorranno tornerò”.
Critiche alla Rai e al direttore Lorenza Lei, la quale è colpevole per Celentano di aver allontanato Michele Santoro: “Ho capito perché si chiama Lei, perché vuole mantenere le distanze: anche con Michele Santoro… l’ha distanziato mica male. Non dirai mica che la Rai censura?” domanda a Morandi. Interviene anche Papaleo, perfetta spalla con la quale si parla di Sovranità, politica e Costituzione: il pubblico sembra riprendersi e finalmente parte la prima standing ovation sulle note di “Prisencolinensinainciusol”!
Celentano, dopo 50 minuti, molleggiando se ne va e il Festival torna nell’oblio!
Alessandra Battistini
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