Come sappiamo, sin dalla sua uscita anticipata, il singolo ha attirato su di sè numerose critiche, portando l’icona mondiale del pop a subire nuovamente accuse di blasfemia.
Bene o male, l’importante è che se ne parli, ma dopo aver visto il video, la cui durata è nettamente inferiore ai precedenti, viene da chiedersi: le accuse rivolte alla cantante non saranno state frettolose ed eccessive?
Questo singolo, esattamente come i precedenti, sfrutta al meglio il talento di Lady Gaga nel riuscire a creare ritornelli che finiscono per ripetersi nel nostro cervello, senza stop.
Dopo averla vista inghiottire un rosario vestita da suora, nel videoclip ritroviamo Lady Gaga in moto, accompagnata dai 12 apostoli trasformati con grande maestria in una banda di motociclisti ribelli con tanto di giubbotto in pelle e teschio stampato sul retro. Tra di loro troviamo anche Gesù che porta una corona di spine.
I due video realizzati sono costati ben 10 milioni di dollari e di critico, polemico o blasfemo hanno ben poco.
Vi possiamo segnalare alcune trovate degne di nota quali la scelta di segnalare il traditore, Judas, con una pistola armata di rossetto rosso, la scena del lavaggio dei piedi, il momento in cui Judas colpisce alle spalle Lady Gaga in versione Maria Maddalena versandole l’acqua santa sulla schiena.
E alla fine la scena della donna morta lapidata.
Alessandra Battistini
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