Questo nuovo lavoro di uno degli artisti italiani più amati di sempre rispecchia tutti gli elementi caratteristici di Vasco: la rabbia che 30 anni fa lo ha spinto a fuggire dalla “noia” delle convenzioni, dai confini di provincia troppo stretti, è la stessa che oggi lo incita a nuove sfide per se stesso. La copertina dell’album ne è l’emblema del suo stile: Vasco è il fuggitivo che scappa dalle costrizioni, vuole la sua libertà e per questo scende dalla macchina e le dà fuoco.
L’album e’ stato registrato tra Bologna (Ods, Open Digital Studio) e Los Angeles (Speak Easy Studio) e vede anche la collaborazione di Saverio Principini. Vasco Rossi tornerà peraltro in tour negli stadi italiani nel mese di giugno: sarà a Venezia l’11 giugno, per poi proseguire con quattro concerti a Milano allo stadio di San Siro il 16, 17, 21 e 22 giugno, a Messina allo stadio S. Filippo per la terza volta in 4 anni sarà il 26 giugno e chiuderà a Roma con due serate consecutive i giorni 1 e 2 luglio allo Stadio Olimpico.
Giovanni Ferlazzo
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