Ad un anno e mezzo dalla morte di Michael Jackson, ancora non smette di fuoriuscire materiale inedito da degli archivi che sembrano essere senza fondo. Il 10 dicembre uscirà nei negozi di dischi Michael, primo album postumo di inediti del Re del Pop. Accanto alle polemiche sulla bontà o meno delle operazioni commerciali sulla figura di Jacko, ci sono anche le polemiche sulla sua morte che non accennano a diminuire. Stavolta la parola passa a La Toya Jackson, sorella del Re del Pop. Già in passato si è parlato di omicidio e il primo indiziato è stato il medico ufficiale. Ora La Toya dice: “Voglio scoprire la verità. Credo che Michael sia stato ucciso. È lui stesso, il suo ricordo a dirmi che è stato ucciso”. Insomma, quelle di La Toya più che dichiarazioni sembrano delle vere e proprie convinzioni derivate dalle circostanze del decesso e dalla mancanza di una verità effettiva a 18 mesi dalla morte di Michael Jackson. “La mia missione è analizzare ciò che è avvenuto e su questo in famiglia siamo divisi perché una parte dei miei fratelli dice di lasciar perdere. I suoi figli però hanno il diritto di conoscere la verità. Tutto il mondo deve conoscerla”. La Toya ha inoltre aggiunto di non considerare il medico come l’unico colpevole. “La situazione – ha detto – è molto più complessa di quello che sembra”. Probabilmente, come tutte le morti dei grandi artisti della musica, il mondo non sarà mai messo nella condizione di conoscere la verità.
Marco Pesino
