Dopo aver chiesto di alzare i diritti fonografici dall’1 al 4% secondo la media europea, la SCF, che riunisce a sé molte case discografiche quali Emi, Universal, Sony, Warner, Nar e Sugar, ha dovuto fare i conti con molte radio che hanno trovato esagerata la richiesta, decidendo quindi di non trasmettere le nuove canzoni.
“Questa situazione va avanti dal dicembre 2006 quando è scaduto il contratto. Abbiamo fatto la richiesta iniziale di alzare i diritti dall’1% al 2%, oggi le radio pagano comunque meno del 2%. Ma non è stato raggiunto nessun accordo a dicembre 2008. In sostanza si arriva a una richiesta del 4%. Siamo stati disponibili, abbiamo provato una conciliazione, ma alla prima udienza, dopo mesi di promesse, è saltato tutto da parte delle radio. Quando abbiamo comunicato che saremmo ricorsi, come abbiamo fatto, ai giudici ecco che le radio hanno attuato questa iniziativa di rimodellare i loro palinsesti musicali non proponendo le nuove hit”, ha spiegato Saverio Lupica, presidente della SCF.
E mentre loro continuano a litigare, gli artisti continuano a rimetterci!
Alessandra Battistini
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