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Fino al 6 dicembre gli ospiti che si alterneranno sono Paolo Fresu in duo con Bojan Z, Terence Blanchard, Sidsel Endresen, Roberto Bonati. Una serie di musicisti e di formazioni giovani che attraverseranno la città andando a toccare piccoli spazi che sono completamente distanti dalla musica: osterie, enoteche, librerie, negozi di dischi, gallerie d’arte, club.
Tanti sono i musicisti, tutti giovani, molti di questi provenienti dai laboratori di improvvisazione organizzati negli ultimi anni sotto l’ala protettrice di ParmaJazzFrontiere e del suo Direttore Artistico Roberto Bonati. Il Parmajazz Frontiere è diventato con gli anni luogo d’incontro di musicisti che si muovono attraverso diversi linguaggi artistici contemporanei: il jazz, l’improvvisazione musicale, la musica etnica e le musiche “classiche” extra europee. Particolare è l’attenzione verso i giovani considerati come una linfa vitale da scoprire all’interno di un grande laboratorio artistico, quale è l’Europa.
La musica jazz sente da tempo la necessità di uscire dagli schemi, questo è il suo carattere fondante, ecco il perché di questa serie di incontri.
La direzione è quella giusta, rendendo possibile vivere la musica nella sua forma più espressiva, quella live, anche in luoghi non adibiti a ciò.
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