Tiziano Scarpa: “No alla lirica, ruba le risorse all’arte”

I premi vinti sono tanti e in un solo anno tutto è cambiato per lui: lui è Tiziano Scarpa, il 46enne  veneziano, l’unico ad aver vinto il premio Strega (col romanzo Stabat Mater, soffiando il premio di un solo punto ad Antonio Scurati); che dire di lui? Non appartiene alle élite culturali, non è uno di quei personaggi per cui tutto è dovuto, compreso posti riservati o ospitate tv.
Lui stesso ha dichiarato che vincere tale premio rappresenti un trampolino fondamentale che permette di farti conoscere anche se conosciuto non sei.

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“Questo premio fa sì che uno come me, che non è ricco, possa lavorare con più concentrazione per un paio d’anni, senza dover fare mille lavori e accettare mille proposte per andare avanti”, dice lui.

Ricordando la sua giovinezza Scarpa ricorda: “Mio padre ha preso la terza media da privatista a 40 anni, ha fatto le serali e ha preso il diploma. Mia mamma ha la quinta elementare. Mia nonna era sarta e mio nonno falegname. A casa dei nonni materni, nel Trevigiano, non si arrivava a sera, altro che fine mese. Eppure mia nonna aveva in casa i romanzi di Dostoevskij”.
E senza alcun tipo di paura, decide di parlare liberamente di teatro e finanziamenti pubblici, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.
Nel teatro gran parte dei finanziamenti pubblici se li mangia l’opera, le risorse vanno tutte lì. La lirica è una sciagura! Non m’interessa, la vedo come una cosa triste, penso che bisognerebbe congedarsi dalla lirica, fare qualche dvd e smetterla: è una cosa che non ha più senso fare. L’Italia si è accorta di Emma Dante perché ha fatto la Carmen alla Scala! Non credo che rimettere in scena per l’ennesima volta la Carmen sia cultura. Così si uccide il teatro contemporaneo”.

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3 Commenti su Tiziano Scarpa: “No alla lirica, ruba le risorse all’arte”

  1. gentile amico,
    gentile scrittore non allineato,
    gentile persona di “cultura” che non ama l’opera.

    dovrebbe tenere presente certe considerazioni fondamentali prima di fare certe affermazioni.
    Dovrebbe leggersi accuratamente la storia della musica e capirebbe come l’opera lirica e’ la manifestazione piu’ totalizzante e piu’ complessa dentro cui sfociano le tradizioni insite nella nostra cultura che di fatto e’ greca-romana per filofia ,scienza, letteratura,arte, scultura, architettura,medicina,e, ascolti bene questa parola “teatro”.

    Il teatro inteso come forma recitata (sebbene ,guardi un po,in “versi”) ma che casualmente presso i targici,vedi Euripide, era anche cantata, con addirittura interi monologhi-aria dei protagonisti intonati, e con la presenza del Coro danzante e che intonava i canti funebri e gli inni agli dei dell’epoca.tutto questo mi ricorda qualcosa…

    Non le sembra che abbia qualcosa a che fare con la rappresentazione operistica che ancora oggi fortunatamente arriva a noi e parlo di me che da giovane e senza imposizioni e senza cultura musicale mi sono lasciato trascinare da questa onda cosi’ come tanti giovani come me e anche piu’ giovani che anzicchè preferire concerti rock vanno se possono a ubriacarsi di storia ,di letteratura,di bella musica , e parlo di “capolavori musicali” (già …argomento quello musicale che tralascio visto e considerata la sua ignoranza in materia e volendo supporre che essa sia indotta principalmente da una presa di posizione netta contro questa forma artistica).

    una cosa una volta mi e’ stata insegnata:
    se non si conosce qualcosa ne si ha paura e ne si vuole stare alla larga per paura di restarne coinvolti fino al midollo.

    faccia uno sforzo e ascolti la Callas, per dirne una, con libretto alle mani.

    poi si faccia un esame di coscienza.

    io oggi canto,sono dentro questo sistema talvolta corrotto,
    ma provi a dire cose piu’ sensate la prossima volta, per esempio che il finanziamento pubblico sia tolto alla televisione o alle scuole private del vaticano, e non al teatro d’opera; se cominciamo ad eliminare la tradizione cosa resterà di noi, intendo popolo italiano da cui lopera e’ stata esportata in tutto il mondo, e oggi ci sono teatri che la rappresentano in ogni angolo del pianeta…

    anche il teatro moderno senza un retaggio culturale classico,come crede potrebbe essere compreso?
    come crede potrebbe essere prodotto?
    da quali menti ignoranti e prive di basi classiche potrebbe essere concepita un’idea nuova e controcorrente?

    sperando di essere stato chiaro

    enea scala

  2. LA MADRE DEI CRETINI è SEMPRE INCINTA… ANCHE SE DI UN PREMIO STREGA.

    Se non conosci l’Opera non puoi giudicarla. Le risorse vanno alla lirica perché il nostro è il paese patria della maggior parte dei compositori famosi nella storia e in tutto il mondo.
    Inutile prendersela con la lirica se le Istituzioni trovano i soldi per finanziare 700.000 auto blu, portaborse, privilegi assurdi dei potenti e non li trovano per finanziare la cultura, il cinema, il teatro e l’arte. Prenditela con chi deruba la cultura del nostro paese e non con un settore che è esso stesso simbolo della cultura del nostro paese.
    E’ proprio una cosa stupida quella che affermi caro Sig. Scarpa, ma stupida con la S maiuscola.
    Stupida e sintomo di arroganza, la tipica arroganza che sbandierano le persone frustrate dalla loro poca cultura.
    Hai scritto un libro caro Scarpa. Buon per te. Solo che fra 10, 20 100, 1000 anni tutti sapranno chi è l’autore della Carmen che tu tanto disprezzi, e nessuno, mi ci gioco tutto quello che ho, nessuno saprà chi sei tu, nonostante il tuo premio Strega. Rassegnati.

  3. Forse il premio Strega lo ha stregato veramente.
    Mio caro premiato, quando non si conosce bisognerebbe tacere invece di dire tante assurdità.
    Le chiedo inoltre; ma lei le cose che ho letto le dice perchè è incazzato con il sistema o perchè vuole solo dire la sua al riguardo?
    Venga a vedere qualche spettacolo, questa è la mia mail spinaaless@gmail.com mi scriva sarò lieto di invitarla.
    L’aspetto!

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